MEMORIE DAL SOTTOSUONO

       

the poetry music experience

Dove entrano in gioco equilibri tanto delicati che richiedono anche un’attenzione quasi maniacale -per la delicatezza del consegnare al pubblico nel modo più trasparente possibile ciò che, per noi, in quel momento non è semplice esecuzione, ma vera e propria arte in diretta. Una terza forma d’arte forse, forte e sottile allo stesso tempo, che nasce dall’intreccio non solo di musica e poesia ma anche di strumenti, voci, oggetti o altro, e che interagisce nello stesso luogo, nello stesso tempo, con persone, impianti, necessità e unità di tempo sempre diverse. Per questo teniamo molto, tra le altre cose, alla qualità del suono, che concorre alla resa o meno, proprio come un membro del gruppo- chiudo la parentesi.


 

“La poesia che avreste sempre voluto e la musica che l’anima desidera ballare!” e ancora questa definizione: “The poetry music experience. Uno spettacolo in cui si fondono reading poetico, elettronica, jazz/ambient, contaminazioni afro e accenni di musica popolare”.

 

         

 

Memorie dal SottoSuono è un progetto di ricerca in campo poetico e musicale, in cui musica e poesia diventano inscindibili: come tonalità di una stessa voce dalle innumerevoli sorprese e sfaccettature. Le opere spaziano da composizioni originali a riletture di testi letterari e canzoni. Un intreccio di suono tra parole e musica e quel sentimento che dal respiro si espande verso l’oltre, attraversando la materia in una fusione armonica equilibrata. Il tutto avviene alla frequenza di 432, frequenza ritenuta benefica all’ascolto (in sostituzione allo standard 440HZ).
La scelta è stata fatta proprio in coerenza con la ricerca di quell’equilibrio tra musica e parola, il qui e l’oltre, il sé e l’altro da sé. Il tentativo insomma, di superare ogni dualismo e trasmetterlo all’ascoltatore creando uno scambio che avviene misteriosamente e senza forzature, probabilmente al livello più sottile del sentire. Quando possibile si proiettano delle trasformazioni visive e sonore, conformazioni di mondi allo specchio che si toccano.

 

 

Memorie dal SottoSuono al completo sarebbero un numero mutevole di persone e un certo tipo o di repertorio (chiamiamolo così), ma anche altro. Nel senso che di base c’è il duo composto da Martina Campi e Mario Sboarina. E attorno ruotano progetti più o meno allargati, definiti e contemporanei tra loro, in trio, quartetto e così via. Senza una particolare esclusività.

 

 


 

 


 

con Michele Petrucci, Francesca Del Moro, Lorenzo De Boni, Fabio Fanuzzi, Valentina Gaglione


con Francesca Del Moro, Enzo Campi


con Michele Petrucci, Marco Sadori